Abstract: Il gangster Oiva Juntunen progetta una rapina al cargo che trasporta oro dall'Australia alla Banca Nazionale di Norvegia con l'aiuto di un cugino e di due malviventi, l'ex manovratore di bulldozer Heikki Sutinen, detto Suti la Ruspa, e l'ex impiegato d'azienda e pluriomicida Hemmo Siira. L'idea nasce da un evento storico e, poiché nella storia tutto si ripete, Juntunen sa che la rapina avrà esito positivo... Tutto sembra "filare liscio" all'inizio, ma in realtà la vicenda si complicherà moltissimo fino al punto in cui Juntunen, dirigendosi verso nord, perderà la strada. Tanto meglio: se lui stesso non sa dove si trova, nessun altro lo saprà mai...
Titolo e contributi: Il bosco delle volpi impiccate / Arto Paasilinna ; traduzione di Ernesto Boella ; postfazione di Fabrizio Carbone
14. edizione
Pubblicazione: Milano : Iperborea, 2015
Descrizione fisica: 279 p. ; 20 cm
Serie: Iperborea ; 57
EAN: 9788870910575
Data:2015
Lingua: Italiano (lingua del testo, colonna sonora, ecc.)
Sono presenti 4 copie, di cui 1 in prestito.
Biblioteca | Collocazione | Inventario | Stato | Prestabilità | Rientra |
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Conselve | G 894 PAA | CON-24953 | In prestito | 30/01/2024 | |
Anguillara Veneta | G 894 PAA | ANG-11042 | Su scaffale | Prestabile | |
Curtarolo |
G 894 PAA IL
(Ristampa: 2018) |
CUR-13013 | Su scaffale | Prestabile | |
Vescovana | 894 PAA | VES-6618 | Su scaffale | Prestabile |
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Anticonformisti per temperamento, libertari per vocazione, marginali per scelta, i personaggi di Paasilinna non sono fatti per la routine, la mediocrità, il grigiore: la società va loro stretta e, volenti o nolenti, finiscono sempre per trasgredirne le regole. Così Oiva Juntunen ha scelto di fare il gangster, professione che ben si addice alla sua innata pigrizia, soprattutto quando i colpi riesce a farli realizzare da altri che, evidentemente, dovranno anche scontarne la pena. Felice possessore di quattro lingotti d’oro, clamorosamente sottratti alla Banca di Norvegia con il grande furto del porto di Oslo, Juntunen si gode la dolce vita nel suo lussuoso appartamento di Stoccolma, finché la sua serenità non viene turbata da un’allarmante notizia: i suoi complici verranno presto rilasciati e, assetati di vendetta, verranno a ricercare la loro parte di bottino. Oiva si è troppo affezionato al suo oro per pensare di separarsene e l’idea di spartirlo con simili avanzi di galera gli sembra addirittura immorale. No, meglio nasconderlo nel più profondo della tundra che doverlo dividere. Così, è nella capanna dei boscaioli del monte Kuopsu, vicino all’inquietante Bosco delle Volpi, in uno sperduto angolo della foresta lappone, che casualmente si ritrovano Oiva Juntunen con i suoi lingotti d’oro, Sulo Remes, maggiore alcolizzato in congedo sabbatico, e Naska Mosnikoff, gagliarda ultranovantenne evasa dal ricovero per vecchi. Non è un caso se è sempre la fuga il destino dei protagonisti di Paasilinna e se è sempre nell’immensità della selvaggia natura nordica che trovano spazio le loro esilaranti avventure: è in quella dimensione di libertà totale che le norme della cosiddetta società civile rivelano la loro limitatezza e, in quel paradossale andare contro corrente, la vita sembra ritrovare il sapore che potrebbe avere, se non rinunciassimo quotidianamente a viverla.
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